GRECIA – Il Komboloi

Chi è già stato in Grecia avrà sicuramente visto uomini di ogni età tenere in mano una specie di “collana” formata da piccole pietre e passarla continuamente tra le dita. Questo oggetto si chiama komboloi ed è appunto una fila di perle passate su una sottile corda le cui estremità vengono legate tra di loro e ornate con una finitura.

Come prima idea potrebbe sembrare solo uno strumento contro la noia, un anti-stress o un metodo per evitare di fumare troppo. In realtà il komboloi è molto di più, per i greci rappresenta una filosofia; li accompagna in ogni momento della giornata, nei momenti di gioia e di dolore, li solleva dallo stress, soffre e festeggia insieme a loro.

Il komboloi è composto da perle di diversi materiali (legno, ceramica, vetro, osso) ed è presente in diverse gradazioni di colori. Quelli più prestigiosi sono comunque quelli in ambra.

E’ chiamato anche il rosario greco, ma a differenza di questi strumenti di preghiera il numero delle pietre del komboloi può variare e le perle possono scorrere lungo il filo che le tiene insieme.

Quindi anche se non ha un valore religioso, viene utilizzato per recitare la preghiera di Gesù, ripetuta per tutti i grani del komboloi. Alcuni terminano con una croce e altri con una nappa, che dovrebbe servire ad asciugare le lacrime seguite alla preghiera del cuore.

Il komboloi è stato dapprima un simbolo di potere delle alte classi sociali: i signori locali portavano con loro un pesante e prezioso komboloi che terminava con un’estremità di seta da poter accarezzare.

Poi con il passare del tempo, ha conquistato tutte le classi sociali divenendo molto popolare ma restando comunque un accessorio prettamente maschile.

A Nauplia è situato il Museo del Komboloi, che ospita – oltre a una collezione di rosari di diverse religioni – centinaia di komboloi divesri, dai più semplici ed economici, ai più pregiati.

Facebook
Twitter
LinkedIn
× Ciao, posso aiutarti?