Come segnalato nella puntata precedente, per i vietnamiti il Tet è l’evento più importante dell’anno. Vengono ricordate le proprie origini, si riabbracciano i familiari e si prega insieme per gli antenati.
Ogni vietnamita, dovunque sia finito per ragioni di lavoro, farà di tutto per tornare nel suo luogo di nascita per visitare le tombe degli antenati e passare questa festa insieme alla sua famiglia. La festa è ovviamente poi allargata ad ogni villaggio, questo comporta che le grandi città si svuotino in questo periodo e siano particolarmente tranquille.
L’usanza dei mortaretti (che scoppiettavano ininterrottamente nei giorni precedenti il Tet) è stata proibita dal governo data la sua pericolosità. Rimane invece invariata la tradizione della danza del leone, effettuata per le strade da danzatori e acrobati, accompagnati da una grande costume raffigurante un mitico mostro dalla testa leonina.
Ovviamente tutto il periodo festivo è accompagnato dalla preparazione di tipici piatti della tradizione famigliare, in particolare delle torte di riso glutinoso, uova e carne, che richiedono molto tempo (circa 12 ore) e il contributo di vari membri della famiglia che si devono alternare di fronte al fuoco.
La giornata di capodanno è caratterizzata da grande abbuffate e allo scoccare della mezzanotte si festeggia e si cerca di fare più rumore possibile per far scappare definitivamente gli spiriti cattivi. Subito dopo si passa alla preghiera.
Una volta iniziato il nuovo anno, è importantissimo anche che la prima persona a visitare la casa sia quella giusta: possibilmente maschio, con un buon carattere, ricco, con una famiglia felice e con molti figli. Questa prima visita sarà determinante per le fortune dell’anno intero. Quindi è sempre meglio aspettare l’invito anziché presentarsi a sorpresa a casa di qualcuno, per evitare di essere ospite sgradito e venire allontanato con gentilezza dal padrone di casa.
Buon Capodanno vietnamita a tutti !!